Ristrutturazione del bagno: cosa si può detrarre con l’ecobonus

 

Stufi del vostro bagno? Insoddisfatti dell'arredo demodé, dei sanitari vetusti, degli elettrodomestici di vecchia generazione? Sognate un bagno di design moderno e dotato di ogni comfort? Siete alla ricerca di qualcosa di più appagante anche dal punto di vista estetico? Anche il 2019 può essere l'anno buono per quella ristrutturazione del bagno che avete ormai in testa da tempo. Perché la Legge di bilancio proroga il bonus ristrutturazione introdotto fin dal 2017 e soprattutto l'ecobonus per i lavori finalizzati al risparmio energetico. Vediamo come funziona.

Ecobonus: istruzioni per l’uso

Considerando che in Italia gran parte degli edifici presenta esigenze di riqualificazione ed efficientamento energetico, il tema dell'ecosostenibilità di palazzi e abitazioni private è diventato prioritario. Ed è per questo che il Legislatore ha previsto incentivi e sgravi fiscali destinati a premiare le ristrutturazioni “virtuose” dal punto di vista del risparmio energetico.

L'ecobonus, confermato per il 2019, è la detrazione Irpef destinata ai contribuenti che effettuano lavori che aumentano il risparmio energetico su edifici esistenti. Nella guida pubblicata dall'Agenzia delle Entrate si entra nello specifico rispetto alla pluralità di interventi detraibili, con bonus che arrivano fino all'85% della spesa.

Nello specifico, alcune voci di spesa ammesse al sistema di detrazioni previste dall'ecobonus riguardano interventi di ristrutturazione del bagno e arredo bagno, specificamente volti al risparmio energetico.

La detrazione, in particolare, è differenziata in due aliquote:

  • Al 50% per i seguenti interventi: sostituzione finestre e infissi, caldaie a biomassa o a condensazione, schermature solari.
  • Al 65% per gli interventi di coibentazione dell'involucro opaco, per pompe di calore, collettori solari, scaldacqua a pompa di calore, generatori ibridi.

Il tetto di spesa massima detraibile con l'ecobonus – in riferimento agli interventi che possano riguardare la ristrutturazione del bagno - è di 60.000 euro per lavori su finestre e infissi e per l'installazione di pannelli solari, di 30.000 euro per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

La detrazione ecobonus spetta a tutti i contribuenti privati residenti e non residenti e contribuenti titolari di partita IVA, che possiedono a qualsiasi titolo l'immobile oggetto di interventi di risparmio energetico. La detrazione può essere goduta anche dai familiari conviventi.

La detrazione per gli interventi va divisa in quota di pari importo da scaricare con la dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 10 quote. Per godere degli effetti dell'ecobonus è necessario inviare all'ENEA (per via telematica, entro 90 giorni dal termine dei lavori) la scheda informativa degli interventi realizzati con relativa certificazione energetica.

 

Bonus mobili, un ulteriore sgravio per la ristrutturazione del bagno

Assieme all'ecobonus, è confermato per il 2019 anche il bonus mobili, che consente a chi effettua lavori di ristrutturazione edile (rientranti tra quelli agevolabili dal bonus ristrutturazioni, quindi di manutenzione straordinaria) di poter detrarre dalle tasse anche le spese sostenute per acquistare arredi, mobili ed elettrodomestici fino a un massimo di 10.000 euro.

Ad esempio, per lavori che comprendano spese per l'arredo bagno (mobili) si può detrarre fino al 50% della spesa. Stesso dicasi per i grandi elettrodomestici  di classe energetica non inferiore alla A+.